I RESTI DI ATLANTIDE VICINO A CUBA

indexpNelle acque di Guanahacabibes nella punta occidentale di Cuba, a circa mezzo miglio da San Antonio, sono state ritrovate strutture megalitiche in pietra, da Paulina Zelitsky, Ingegnere Oceanico nel maggio del 2001, ne pressi di l’Avana, Cuba. Questa scoperta ovviamente,è passata sotto l’assoluto silenzio dei media, perché si sà,certe cose non si devono sapere.

Queste strutture di pietra megalitiche, sono molto particolari, perché per quanto qualcuno si sforzi, in realtà non sa dare una spiegazione naturale a tale formazione con un processo geologico, dice Manuel Iturralde-Vinent, Ph.D., geologo, del Museo Nazionale di Storia Naturale, L’Avana, Cuba

I ricercatori hanno usato apparecchiature sonar scoprendo a 700-800 metri un altopiano enorme di 20 Kmq, le immagini sono chiare, quello che sembra emergere è uno sviluppo urbano, in parte coperto dalla sabbia. La cosa incredibile è che osservando le immagini dall’alto, risaltano forme che assomigliano a piramidi, strade ed edifici.

Una superficie di 20 km quadrati pulita, costituita da sabbia bianca punteggiata da alte pietre megalitiche e strutture in pietra.

Immagine originale ad alta risoluzione sidescan sonar fatta dalla spedizione EXPLORAMAR nel 2000 diretta da Paulina Zelitsky e Paul Weinzweig, Proprietari, Advanced Digital Communications (ADC) di Victoria, British Columbia e L’Avana, Cuba. (Nell’immagine sul video si nota una struttura artificiale Piramidale).

Per raggiungere il sito sommerso è stato usato un robot con luci e un’apparecchiatura per le videoregistrazioni.

Si sperava di mandarne un’altro sul fondo costruito appositamente ancora più sofisticato del precedente, entro l’estate del 2002, ma a causa del suo “costo” di circa 2 milioni di euro, il progetto è saltato,per alcuni ostacolato.

Non si capisce come mai per gli armamenti non si badi a spese,mentre per una scoperta come questa,che potrebbe riscrivere dalle fondamenta la storia delle civiltà su questo pianeta,sia troppo costosa da affrontare!

Finora, la National Geographic Society continua a manifestare interesse per l’esplorazione, ma ad oggi nessun contratto ufficiale è stato firmato, (così osserva Paulina Zelitsky, ingegnere Oceanico,e suo marito Paul).

C’è solo un invio periodico di piccoli veicoli azionati a distanza per raccogliere piccole rocce, che si trovavano sulla sabbia intorno ai megaliti in pietra, mentre il sito andrebbe scandagliato centimetro per centimetro con apparecchiature più sofisticate.

Alcuni di questi campioni sono stati mandati a Manuel Iturralde geologo-Vinent, Ph.D., che lavora per il Museo Nazionale di Cuba di Storia Naturale a L’Avana. Dal inizio della primavera 2002, il dottor Iturralde-Vinent ha studiato le immagini e videotape prese a mezzo miglio di profondità sul sito, e ha concluso che non è possibile dare una spiegazione del tutto naturale a questa formazione geologica, come evidenziano le grandi rocce a forma rettangolare, che si stagliano su di un vasto campo di sabbia bianca,e che si sviluppa su una superficie di 20 chilometri quadrati.

Paulina Zelitsky descrive le strutture,e spiega che esse sono fatte di granito lucidato,che non si trova nè a Cuba nè nello Yucatan.
Sia Paulina Zelitsky che il dottor Iturralde-Vinent, non hanno una spiegazione su cosa potrebbe essere accaduto al largo dell’isola di Cuba. I campioni recuperati dal fondo hanno alcune incrostazioni di fossili di creature organiche, che normalmente vivono in superficie, non sul fondo dell’oceano.

Questo è molto interessante perché se così fosse, è la prova che l’intera superficie che contiene tali strutture si trovava in superficie, prima di affondare alla profondità di 700 metri.

L’area è stata sismicamente attiva per migliaia di anni. Sul fondo si trovano fratture da cui il magma e cenere vulcanica è venuto fuori. Da queste strutture ,(dicono i ricercatori), siamo stati in grado di delineare una configurazione del terreno affondato, che è molto evidente dalle immagine del fondo dell’oceano. E si possono vedere le baie, con i porti, ed è tutto ad una profondità di 700 e 900 metri. Cosa è successo a livello Geologico si chiede il dottor Iturralde-Vinent ,e altri collaboratori, che non ne hanno alcuna idea,forse la causa è l’attività di qualche vulcano? O uno grande eruzione o una serie di eruzioni? Forse c’è stata serie di eruzioni che hanno creato grandi movimenti tettonici a tal punto che la terra è affondata? Anche Cuba stessa è affondata e riemersa un paio di volte, Ma è stato molto più  tempo indietro, geologicamente parlando!

Questo  evento accaduto molto più di recente, ed ha fatto affondare questa parte di terra, che univa le isole Yucatan e Cuba ,e che poi si sono inabissati. Inoltre, geologicamente e botanicamente in termini di vita organica, Yucatan e Cuba sono completamente identici, Completamente identici! Hanno la stessa pietra calcarea, la stessa vita organica e botanica, e gli stessi animali.

E ‘ovvio che le terre erano unite,e che ora sul fondo dell’oceano,cè una parte di terra che univa lo Yucatan a Cuba. Ma questa terra è affondata a causa di movimenti tettonici che si sono verificati, con terremoti ed eruzioni vulcaniche sono stati accompagnati da movimenti tettonici, e non sono qualcosa che si è mosso dolcemente. I vulcani sono stati accompagnati da una drammatica attività sismica,”dichiarano gli studiosi”.

Il tutto è evidente dal fondo dell’oceano, dove le baie e le linee costiere dell’isola affondarono.

Pensiamo che ci fossero una serie di isole tra Cuba e lo Yucatan, e che questo evento si sia verificato tra i 15.000 anni,e i 50.000 anni fa, quindi l’evento è abbastanza recente geologicamente! Queste strutture megalitiche, o costruzioni,hanno delineazione completamente diversa e indipendente da faglie geologiche, e dalla geologia del terreno sommerso, e dalla geologia dell’isola di Cuba. Come se provenissero da qualche altro luogo,”dichiarano i geologi”.

La pietra che è stata recuperata dal fondo dell’oceano ed è di granito levigato! Mentre tutta la penisola della parte nord-ovest di Cuba, come tutto il resto di questa penisola è di calcare, calcare molto frastagliato.

Le strutture megalitiche di granito,sono totalmente estranee a Cuba,”osservano i ricercatori!” Anche la struttura geologica dello Yucatan è di calcare, non granito! Il granito si trova solo nel centro del Messico.

La struttura sommersa copre 20 chilometri quadrati, ed è piatta, completamente piatta, una enorme campo di sabbia bianca, e nel mezzo di tutto ciò ci sono queste strutture megalitiche che affiorano.

Quale spiegazione scientifica può avere, una piattaforma di terra di 20 chilometri quadrati che sprofonda nell’oceano a mezzo miglio di profondità?

Per capire meglio le implicazioni di questa scoperta,si dovrebbe fare una ricerca più approfondita,ma non si può fare nessun lavoro serio senza un robot che lavora sul fondo dell’oceano guidato dall’uomo, c’è bisogno di stabilità al fine di poter effettuare una perlustrazione delle strutture megalitiche.

Se si ottenesse il robot speciale al costo di circa 2 milioni di euro, si sarebbe in grado di fotografare con una visione migliore il sito, e magari essere anche in grado di perforare qualche struttura e studiarla meglio, entrando anche dentro queste strutture, perché se ci sono alcuni manufatti, devono essere all’interno delle strutture e non fuori.

Se la National Geographic, o un’ altra organizzazione fosse interessata, si potrebbe ottenere il finanziamento, si potrebbe essere in grado di andare avanti a tempo pieno alla ricerca, e ottenere il robot con equipaggio umano per la perlustrazione, e probabilmente scoprire una pagina completamente nuova nella nostra storia.

Manuel Iturralde-Vinent, Ph.D., geologo, il Museo Nazionale di Storia Naturale, L’Avana Cuba, che ha presentato uno studio scientifico sulle strutture nel marzo del 2002, ad una riunione di Geofisica internazionale a L’Avana,e  afferma: Io non conosco ancora l’origine delle strutture megalitiche di  granito in questione, ho potuto lavorare solo con i dati forniti da Paulina per tre mesi, osservando le immagini con il side-scan sonar.

le immagini video e i campioni recuperati da diversi luoghi all’interno dell’area, con le strutture in pietre megalitiche, sono situate in una zona a sud di questa regione. La mia prima impressione sulle strutture megalitiche,dice Manuel Iturralde, e che non riesco a spiegarmele con i mezzi che ho in questo momento, e non sono sicuro se riescirò a trovare una spiegazione di una origine geologica di queste strutture. Le strutture non rientrano in alcuna spiegazione naturale attualmente! Non sto dicendo che sono artificiali, ma ora non ho una spiegazione sulla loro origine,ma potrebbero avere un’origine artificiale,e in questo caso, si potrebbe aprire una strada molto interessante, perché data la profondità di queste strutture, potrebbero portarci fino a 50.000 anni in dietro, quando la massa della terra andò giù di mezzo miglio dal livello del mare.

 Se seguiamo le regole del normale movimento tettonico come è stato registrato negli ultimi 100 anni a Cuba, è noto il fatto che il fondo del mare può muoversi velocemente come 16 millimetri l’anno. Questo è uno dei temi che sono correlati a questa scoperta. Il che significa che la zona è ancora attiva sismicamente,e che parti di Cuba stanno ancora affondando.

Allo stato attuale delle conoscenze geologiche i dati indicano che la zona è ancora molto attiva e affonda ancora adesso, non abbiamo finito con questa ricerca. Abbiamo bisogno di fare ancora più ricerca, raccogliere più campioni, fornire più di osservazione per essere sicuri di cosa stiamo parlando. Ma una cosa è sicura, che non si tratta di blocchi che sono caduti giù dal pendio. Le pietre megalitiche che sono sul fondo,sono strutture molto particolari, e non c’è una spiegazione facile con un normale processo naturale geologico.

Ne parla anche David wilcock nel Video

 Saranno riusciti i nostri eroi a continuare la ricerca? Ho i miei dubbi.

5 Risposte to “I RESTI DI ATLANTIDE VICINO A CUBA”

  1. sidnapoorsocapo Says:

    Reblogged this on fred.

  2. phoo34 Says:

    Le strutture presenti nell’area cubana oltre a ricordare in modo sorprendente l’architettura “egizia” e “maya” anche le formazioni di Yonaguni ricordano una certa linea “architettonica” queste similitudini sono certamente indizi di una civiltà globalizzata, mi permatto di segnalare questo link in cui si osserverebbe qualcosa che rispetto a quanto emerge dalle rovine di quelle civiltà le accomunerebbe alla civiltà moderna, in linea teorica una centrale idoelettrica sommersa.
    http://phoo34.wordpress.com/2011/02/03/cosa-si-cela-sui-fondali-oceanici-iv%C2%B0/

    Alessio

    • Franco Andres Says:

      Molto interessante il tuo articolo. Con molta probabilità Atlantide esisteva quando i continenti non erano così lontani tra di loro, ed è questo il motivo per cui ci sono tante cose in commune in tutte le civiltà più antiche sparse per il globo. l’archeologia ufficiale vuole far credere che è solo una coincidenza, perchè non possono e non volgio ammettere che la storia su questo pianeta è tutta da riscrivere.

      Franco

      • phoo34 Says:

        E’ indiscusso che l’establishement nega tutto ciò che non riesce a spiegare o inquadrare con i propri assunti; la tua osservazione è giusta, ma questo inevitabilmene porta le “lancette” del tempo indietro di parecchio aprendo scenari dalle sfumature che travalicano anche la più sfrenata fantascenza.
        Gli indizzi che la “storia umana” sia ben diversa da quella prospettata sono sparsi ovunque, basta cercarli e valutarli scevri da preconcetti di qualsiasi genere.
        Se mi è concesso ti suggerirei di leggere con “granum salis” La dottrina segreta scritta alla fine del ‘800 da Madam Elena Petrovna Blavatsky, si tratta di un mattone e per mattone intendo che al confronto Guerra e pace impallidisce.
        Mi permetto anche di indicare anche il seguente link che seppure esula dal contesto specifico da delle indicazioni su quelle che potrebbero essere (forse) le nostre origini.
        http://phoo34.wordpress.com/sottopagina-2/intervista-con-lalieno/

      • Franco Andres Says:

        Ciao e benvenuto nel sito. Certamente, negano tutto, questo perché ormai la menzongna è istituzionale. La vera storia di questo pianeta è talmente diversa da quello che riferiscono i libri di storia,( Scritti dai vincitori) che sarebbe un trauma per la massa sapere che la realtà supera di gran lunga la fantasia.
        Io credo che queste informa zioni,quando se ne viene a conoscenza, debbano servire a risvegliare la coscienza e la consapevolezza, ormai sottomessa e in stato di torpore generale. Come affermi ci sono prove ovunque del vero passato sulla storia reale di questa pianeta e dell’umanità, ma pochi sono disposti a farsi le giuste domande, e pochi hanno occhi per vedere. Questo a causa del fatto che il condizionamento è talmente radicato da generazioni sull’uomo, che sarebbe un vero miracolo un risveglio improvviso e generalizzato. Non è possibile svegliare la coscienza senza le domande, farsi le domande, parte tutto da li, non ci sonoa altri sistemi,metodi..solo farsi domande sulle condizioni di schiavitù in cui ci troviamo ora, può portare ad una risposta.
        Certo che puoi permetterti, ci mancherebbe, io sono solo uno qualunque che sta facendo un percorso come tanti, ho iniziato solo prima di altri, e tanto ancora c’è da conoscere.
        Conosco la dottrina segreta della blavatscki, Antropogenesi, e Cosmogenesi, molto lunga, molto interessante la sua visione della creazioe.
        Si deve trovare il tempo per leggerla. Sembra che la Teosofa abbia attinto tutte le informazioni durante i suoi viaggia astrali, da una popolazione che lei diceva esistere oltre le vette dell’Imalaia, forse i mitici abitanti di shamballa.

        Complimenti, molto interessante il sito.

        Saluti

        Franco


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