La Nasa sta progettando Test Nucleari sulla Luna?

test nucleari luna

L’operazione Apocalisse continua. Le rete Anonymous dopo essersi infiltrata nei siti di uomini politici, banche, sindacati, neo brigatisti, ha alzato il livello dell’asticella: si è occupata dei progetti segreti della Nasa. E i documenti top secret scaricati sono da allarme rosso, l’ente spaziale americano starebbe progettando di testare esperimenti nucleari sulla Luna. La motivazione è triplice, scientifica, militare e politica. E’ la motivazione militare a preoccupare maggiormente “trarre informazioni dal presente lavoro sulla capacità di armi nucleari mai testate nell’eventualità di una guerra spaziale”, contro chi o che cosa? Tutto nella più totale riservatezza, chiaro che la diffusione di tali notizie potrebbero scatenare reazioni decisamente negative. Anche perché non si tratterebbe solo di una dimostrazione di considerevole potenza militare e di tecnologia avanzata, ma la Nasa stessa si pone un inquietante interrogativo “Le detonazioni di un’arma nucleare sul o nei pressi del nostro satellite, potrebbero provocare disturbi ambientali, contaminazioni biologiche ed radiologiche fino ad avere ripercussione sulla gravità del nostro pianeta, al momento non ancora calcolabili con ragionevole certezza”.

nasa-equazione

L’equazione che mostriamo, sempre estrapolata dal documento, testimonia che gli scienziati americani stanno valutando anche il momento migliore per far esplodere le testate nucleari, al fine evitare che in qualche modo vengano viste e avvertite dalla Terra. La (F) è il risultato che dovrebbero ottenere dall’equazione.  F sta per FUOCO meglio noto come PUNTO FOCALE. il punto focale l’ottengono calcolando (V) velocità/ (P) potenza di impatto che viene moltiplicato con (M) che è la sorgente di illuminazione che a sua volta è moltiplicata per il tempo di illuminazione dal momento in cui gli ioni verrebbero sprigionati dall’esplosione.

Partendo dal presupposto che si veda l’esplosione sia visibile nonostante i 384 mila chilometri che separano la Terra dalla Luna la Nasa sembra essere giunta alla conclusione che l’esplosione sarà meno visibile durante un preciso momento della fase di luna piena, di per sé già molto luminosa.

Fonte: www.articolotre.com

Rivelazioni non autorizzate

imagesMarco Todeschini, uno dei più grandi fisici teorici del XX° secolo, è purtroppo conosciuto da pochissime persone.

Nacque a Valsecca, in provincia di Bergamo, il 25 aprile 1899. piccolo paesino, situato nella Valle Imagna, si laureò in ingegneria meccanica ed elettronica al Politecnico di Torino.

Si specializzò e si diplomò in vari rami della fisica e della fisioneurologia .

Professore Ordinario di meccanica razionale ed elettronica al biennio di Ingegneria Superiore STGM in Roma e docente di Termodinamica all’Istituto Tecnico Industriale di Bergamo.

A Pavia sviluppo’ varie ricerche teoriche e sperimentali al fine di scoprire il collegamento dei fenomeni fisici, con quelli biologici e psichici, determinando le precise relazioni matematiche reciproche e di assieme armonizzando il tutto nella teoria denominata “PsicoBioFisica”.

Il guaio era che la sua originale teoria fisica era in contrapposizione alle tesi della Relatività Einsteiniana Leggi il seguito di questo post »

L’INSIDIA DELLE NANOPARTICELLE

All’inizio degli anni novanta, racconta il dott. Stefano Montanari, il laboratorio di Biomateriali dell’Università di Modena fondato e diretto dalla dottoressa Antonietta Gatti ,sua moglie, si trovò ad investigare sul perché un filtro cavale (dispositivo cardiaco) si fosse rotto all’interno della vena cava di un paziente. Il perché questo si fosse rotto il filtro cavale,fu un problema di facile soluzione, e l’analisi eseguita con sistemi fisici, rivelò qualcosa di molto strano, vale a dire la presenza su di esso, di elementi come, ad esempio, il titanio, che non fanno parte dell’organismo umano o animale né della composizione del dispositivo stesso. Leggi il seguito di questo post »

Ladri Di Energia

Fin dai giorni degli illuminati di Baviera,questa cospirazione mondiale per il rovesciamento della civiltà, e la ricostruzione della società sulla base dello sviluppo bloccato,dell’invidia malevola e dell’impossibile eguaglianza è cresciuta costantemente”.

Così affermava Winston Churcil nella metà degli anni cinquanta, perché ad uno come lui non erano certo sfuggiti certi segni e comportamenti a livello internazionale da parte di chi aveva vinto la seconda guerra mondiale.

Con la rivoluzione industriale, la tecnologia è cresciuta ad una tale velocità,che ha reso possibile raggiungere risultati da poter gridare al miracolo, o alla stregoneria, a seconda dei punti di vista, ( alcuni affermano che tale salto tecnologico è frutto della retro-ingegneria aliena, cioè lo studio di tecnologia riguardante manufatti o velivoli di origini extraterrestre a partire dalla metà degli anni quaranta), ma per il momento rimaniamo negli affari terrestri. Leggi il seguito di questo post »

La Risonanza Morfica

Milioni di persone in tutto il mondo hanno esperienza personale di fenomeni inspiegabili, che possono essere per esempio, sapere in anticipo chi li chiama, quando il telefono squilla.

La scienza ufficiale non fornisce alcuna spiegazione per questi fenomeni, oltre a respingerli come mera illusione.

Rupert Sheldrake, dopo anni di indagini sulla telepatia, e fenomeni inspiegabili di precognizione umana,  può fornire una spiegazione.

Sheldrake ha sviluppato una sua teoria che chiama “risonanza morfica” e mostra anche come semplici forme organiche si possono auto-organizzare in un sistema più complesso, in aggiunta al processo di Darwin sulla selezione naturale.

Secondo Sheldrake:


La formazione di abitudini dipende da un processo chiamato risonanza morfica, pattern simili di attività che risuonano attraverso lo spazio e il tempo come  modelli successivi ai precedenti. Leggi il seguito di questo post »

L’ESPANSIONE DELL’UNIVERSO

Nel 1929 Edwin Hubble,sconvolse la comunità scientifica mondiale con la più importante scoperta nell’astronomia moderna. Fornì la prova definitiva che l’universo fino ad allora considerato un ambiente statico e stabile si sta in realtà ampliando,e che le galassie più remote si allontanano da noi a una velocità ancora più grande rispetto a quelle che abbiamo vicine. Ancora oggi le scoperte di Hubble stupiscono gli studiosi,negli ultimi decenni sono state presentate molte teorie volte a spiegare l’espansione dell’universo.

Astronomi,astrofisici,e fisici teorici hanno largamente accettato il Big Bang come la spiegazione logica di tale espansione circa 15 miliardi di anni fa. Per capire il concetto di Universo in espansione può essere utile visualizzare le galassie come puntini su un pallone che quando viene gonfiato ne provoca l’allontanamento,allargandosi in tutte le direzioni. Ora Sembra invece che non sono le galassie a volare attraverso lo spazio,ma è lo spazio stesso che si dilata. La maggio parte degli scienziati presume ora che il Big Bang sia la causa dell’allargamento dell’universo visibile, e in base ai dati scientifici ,questo per loro sembra essere una conclusione logica.

Quando esploriamo in profondità il fulcro dell’universo scopriamo un sistema energetico molto più complesso di quanto siano consapevoli i moderni fisici. La substruttura dell’universo sta aumentando di volume,questa espansione sembra essere ben controllata e sistematica,e soprattutto sembra il risultato diretto di un processo di conersione energetica che avviene con le dimensioni invisibili, pensiero-reattive che esistono al di là della dimensione non fisica.

La dilatazione verso l’esterno dell’energia e dello spazio non fisici pare controllata dai condotti energetici esterni (Buchi neri),situati in ogni angolo dell’universo. La substruttura diretta dell’universo fisico è una sottile forma di energia non percepibile dalla nostra attuale tecnologia fisica. Questa energia invisibile è altamente organizzata,strutturata ed in grado di sostenere l’universo fisico esteriore.

L’incredibile interdipendenza che esiste tra la dimensione invisibile non fisica e lo stato fisico esteriore dell’universo, ci riporta ad un sistema energetico più complesso di quanto la moderna tecnologia e la scienza siano ora in grado di osservare. Anche se la causa principale alla base della dilatazione dell’universo rimane un mistero,è chiaro che le reazione dell’energia non fisica invisibile influenzano l’espansione fisica a cui stiamo assistendo.

La teoria del Big Bang è un teoria superficiale, basata su osservazioni fisiche incomplete.

Molte delle teorie scientifiche incentrate sulla fisica e relative alla cosmologia,evoluzione e struttura della materia non hanno la giusta capacità di visione. Questo perchè gli attuali teoremi scientifici fanno affidamento solo  sulle osservazioni fisiche e sulla speculazione.

Un esempio classico ( di vecchia data) è che la coscienza sarebbe il risultato diretto di reazioni chimiche ed elettriche che si verificano all’interno del cervello. Ma a causa della struttura multidimensionale dell’universo, le semplici osservazioni fisiche sono inadeguata. Le galassie e la materia che vediamo,non sono l’intero universo,come si presuppone,ma soltanto la dimensione densa esteriore o superficiale molecolare dell’intero universo.

Il volume dell’universo visibile è meno di un decimo dell’ 1%di quello multidimensionale. È chiaro che qualunque conclusione o teoria scientifica basata completamente sull’osservazione della materia è basata su dati incompleti.

L’universo è molto più esteso e complesso di quanto possa comprendere o spiegare la fisica oggi, e quindi non si può non ammettere la realtà di un universo multidimensionale avente reazioni energetiche a più livelli multidimensionali. Quindi siamo esseri multidimensionali.

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STRANE EMISSIONI DAL SOLE

Ricercatori da mesi sono presi dalla paura pensando alle tempeste solari in arrivo. Alcuni hanno predetto degli tsunami solari devastanti che potrebbero portar via la nostra avanzata tecnologia, altri danno voce ad avvertimenti sul fatto che violente esplosioni sulla superficie del sole, potrebbero raggiungere la Terra, aprire una breccia nel nostro campo magnetico ed esporci a miliardi di intensi raggi X ed altre forme mortali di radiazioni che possono causare cancro

.Ora è emersa la prova che qualcosa di potenzialmente più dannoso sta accadendo nelle profondità del nucleo della nostra stella dispensatrice di vita: particelle mai viste prima, vengono sparate fuori dal sole e stanno colpendo la Terra.

Qualsiasi cosa sia, l’evidenza dice che sta influenazando tutta la materia. Negli anni scorsi, dei fisici allarmati si sono resi conto per la prima volta di questa minaccia. Inizialmente fu liquidata come una anomalia ora invece alcuni scienziati,stanno rimbalzando email ai loro colleghi in tutto il mondo,nel tentativo di afferrare esattamente cosa stia succedendo sul sole.E’ accaduto qualcosa di praticamente impossibile. Ma è quel “praticamente” che poi è stato dimostrato che essere vero.

I laboratori su tutto il globo hanno confermato che il tasso di decadimento della radioattività,che una volta era una costante ed una roccaforte della scienza,non è più una costante.

Qualcosa che viene emesso dal sole sta interagendo con la materia in modi strani e sconosciuti ed ha la sorprendente potenzialità di cambiare enormemente la natura della Terra stessa. Quel che esattamente sta innervosendo gli scienziati è il fatto che il tasso naturale di decadimento radioattivo delle particelle atomiche è stato sempre prevedibile. Infatti usare il tasso di decadimento del carbonio 14 è stato un metodo per datare archeologicamente gli oggetti, Il tasso di decadimento sembra accelerato

Il peggio è che se i tassi di decadimento della materia stanno cambiando, allora tutta la materia sulla Terra ne viene influenzata, incluso la materia che costituisce la vita. La mutazione può avanzare cosi tanto da cambiare la realtà alla base dell’universo quantistico,e di conseguenza, la natura della vita, alcuni principi della fisica e forse persino il flusso uniforme del tempo.

Infatti l’evidenza vuole che il tempo si dilati e ci si è giunti dopo attenta osservazione del tasso di decadimento. Se le particelle che interagiscono con la materia non sono la causa,e la materia è influenzata da una nuova forza di natura,allora il tempo stesso può essere in accelerata e non c’è modo di fermarlo, sono i neutrini la causa? I ricercatori hanno correlato le anomalie nel tasso di decadimento ad un periodo di 33 giorni,il concetto di questo tempo corrisponde alla rotazione del nucleo solare, di 33 giorni appunto, una tale corrispondenza non può essere una coincidenza da creduloni.

È noto che il nucleo del sole produce continuamente esplosioni di correnti di particelle chiamate neutrini, alcuni scienziati stanno tentando di trovare prova che i neutrini siano i principali responsabili dietro la mutazione della materia. Ma c’è un problema con questa ipotesi, poiché i neutrini sono come particelle fantasma,è estremamente difficile intercettarle,normalmente i neutrini passano attraverso la Terra senza interagire con essa, per un neutrino la Terra non esiste.

A meno di non scoprire una proprietà del neutrino sconosciuta fino ad ora, o trovare una nuova particella, esiste la possibilità che non ci siano particelle dietro i cambiamenti registrati nei tassi di decadimento radioattivo. Quel che potrebbe essere la causa del fenomeno è una forza sconosciuta prima d’ora. Mentre il sole sta giungendo ad un suo massimo solare e si avvicina inesorabilmente un periodo di pericolosa intensità, mai sperimentato da persona vivente, forze strane ed incontrollabili potrebbero essere in costruzione nelle profondità della sua violenta fornace nucleare.

E’ già stato provato che la massa solare deforma il tempo,piega le onde della luce ed è responsabile della mutazione delle specie sulla Terra.Ora questa nuova forza, può essere direttamente interagente con la materia, in un modo che non solo potrebbe cambiare la comprensione della fisica da parte della umanità, ma cambiare l’umanità stessa… e non necessariamente in un modo benefico. Sia che il fenomeno avrà o meno impatto sulla umanità o se sarà il peggior impatto possibile, non c’è nulla che possiamo fare per fermarlo,ancora una volta, le forze titaniche della natura tirano su la testa per sopraffare la nostra tecnologia e noi ci troviamo come giocattoli nella mani degli dei.

Ora gli scienziati hanno scoperto che poderosi scoppi di magnetismo che emanano dalle macchie solari  vicino ai poli del sole, possono ritornare ad arco verso la Terra attraverso il campo magnetico solare.

Le eruzioni della massa coronale del sole (The sun’s coronal mass ejections CMEs) sono più che un semplice interesse scientifico. Quando queste esplosioni giganti di particelle di gas bollente, caricate elettricamente, colpiscono i satelliti, possono interrompere trasmissioni radio e tv, segnali GPS e chiamate di cellulari
Possono anche sovraccaricare le centrali elettriche al suolo e costituire un pericolo radioattivo.Un recente studio della National Academy of Sciences degli USA sui potenziali pericoli per la Terra nell’essere colpita da un forte CME,stima un danno in più di un trilione di dollari ed un tempo di riparazione fino a 10 anni.

Gli scienziati hanno speso anni nel tentativo di tracciare i CME e fornire abbastanza allerte da permettere che si prendessero precauzioni, come per esempio mettere i satelliti in modalità di sicurezza temporanea.

Un gruppo di ricerca internazionale che analizza i dati delle navicelle gemelle STEREO della NASA, che forniscono osservazioni tridimensionali,dell’attività solare, hanno fatto una importante scoperta, quando hanno notato qualcosa che era stata predetta ma mai osservata:i CME (eruzioni della massa coronale del sole ) si lanciavano nello spazio dalle alti latitudini del sole, seguendo traiettorie che li riportavano verso il piano equatoriale del sistema solare, dove risiede la Terra. Eravamo veramente sorpresi e pensavamo che qualcosa doveva essere sbagliato nei nostri algoritmi, ha detto il fisico solare Peter Gallagher, del Trinity College di Dublino.

Ma le analisi successive hanno rivelato che i tracciati della tempesta solare che fa la curva erano accurati. I CME che emergevano dalle macchie solari collocate alle latitudini di 60¢ª o maggiori, al nord e al sud, possono vedersi piegare le loro traiettorie dal campo magnetico del sole ed essere spinte all’infuori verso i pianeti dal vento solare che soffia a 500 km/sec.

Gallagher e i colleghi riportano questa settimana su Nature Communicationsche anche i campi magnetici dei CME influenzano le traiettorie. Questi campi tendono a rotare e la loro rotazione può sia rendere più acuta la curva della traiettoria o appiattirla. A seconda se il CME (eruzione della massa coronale del sole ) viaggia lentamente o più veloce del vento solare del momento. Il risultato è che, proprio come le palle con traiettoria curva di un lanciatore di un campionato importante, le rotte curve dei CME possono variare.

Queste scoperte significano che coloro che fanno le previsioni sulle condizioni climatiche nello spazio hanno bisogno di osservare con più attenzione, le eruzioni ad alta latitudine. La reazione normale, quando i CME emergono dalle regioni polari, è stato pensare ( che non ci stanno toccando ), i nuovi dati indicano invece che questo non è il caso.L’abilità di tracciare persino i CME che si incurvano nello spazio è di grande beneficio per coloro che predicono il clima nello spazio.

I ricercatori hanno “chiaramente indicato che letempeste solari lanciate inizialmente ad alte latitudini  possono avere una influenza su di noi e sulla Terra, ha detto il fisico solare William Thompson. Thompson aggiunge che sebbene gli scienziati conoscano da tempo che le tempeste solari possono cambiare direzioni mentre sono vicine al sole, “è stato sorprendente scoprire che questo può essere anche il caso ben oltre nel loro percorso.


Pianeti solitari vagano nella Via Lattea

Vagano soli nella Via Lattea senza orbitare intorno ad alcuna stella: sono pianeti grandi quanto Giove appartenenti ad una nuova classe descritta su Nature da un gruppo di ricerca internazionale coordinato dal giapponese Takahiro Sumi dell’università di Osaka. I nuovi pianeti chiamati ‘free-floating’, ovvero vaganti liberi, sarebbero stati espulsi dal loro sistema planetario subito dopo la loro nascita.

Come in un biliardo cosmico questi oggetti, osserva l’astronomo David Bennett dell’università di Notre Dame, “potrebbero essere stati scagliati lontano nello spazio dopo uno scontro con un altro pianeta”. In tutto sono 10 i pianeti solitari scoperti scandagliando un’area della nostra galassia vicina al centro della Via Lattea, ma secondo i ricercatori, pianeti come questi, sarebbero molto comuni. Di questa popolazione potrebbero far parte anche pianeti più piccoli, per esempio delle dimensioni della Terra, più difficili da individuare ma che possono essere espulsi dai loro sistemi planetari più facilmente rispetto ai pianeti delle dimensioni di Giove. Scoprire questi pianeti solitari è stato possibile grazie alla tecnica della microlente gravitazionale un effetto che si manifesta quando un corpo di grande massa si trova fra una sorgente di luce e l’osservatore deviando e amplificando la luce proveniente dalla sorgente, come accadrebbe in una lente.

La scoperta non è del tutto nuova, pianeti solitari sono già stati individuati osservando zone di recente formazione stellare” rileva l’astronomo Raffaele Gratton, dell’Osservatorio Astronomico di Padova dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). In queste regioni, prosegue l’esperto, sono stati individuati pianeti liberi (che non gravitano intorno ad alcuna stella) appena nati, distinguibili perché più brillanti dei pianeti più ‘ maturi’. Ma anche se il risultato non è del tutto nuovo, “é importante – aggiunge – perché migliora di molto le misure relative alla massa di questi oggetti e dimostra anche che quando si formano i pianeti alcuni di questi possono essere espulsi dal loro sistema per effetti gravitazionali”. Alcuni scienziati suggeriscono anche che questi pianeti vaganti potrebbero essere abbastanza caldi da ospitare forme di vita per l’effetto serra dovuto alla grande quantità di idrogeno presente nella loro atmosfera. Ma secondo Gratton si tratta di una teoria difficile da provare perché anche “se è vero che questi pianeti potrebbero essere caldi non sono osservabili”.

I SUMERI SAPEVANO

Zecharia Sitchin,come molti sanno ( morto da poco a new York il 9 ottobre 2010), ha sempre affermato dai suoi libri, l’esistenza di un pianeta che lo studioso chiamava “Nibiru”.

Questo è quello che ha sempre sostenuto, attraverso lo studio degli scritti sumeri e babilonesi.

Nel suo libro (Il Pianeta degli Dei ) l’autore interpreta un sigillo accadico del III millennio a.C. catalogato con la sigla VA/243   conservato attualmente al Museo di Berlino, in cui c’è la riproduzione del sitema solare, costituito dal Sole e da altri undici globi o pianeti.

E’ risaputo che i pianeti del nostro sistema solare sono nove ( per la scienza ufficiale ora otto,plutone è stato declassato da pianeta a satellite). Nel sigillo, oltre alla Luna, considerata un pianeta, appare un undicesimo corpo.

Secondo le traduzioni di Sitchin si tratta di Nibiru, un membro della famiglia solare ancora sconosciuto, catturato dal sistema solare durante la sua formazione. Indipendentemente dal fatto che sia abitato o meno, ( ma secondo i testi Sumeri lo è dagli Annunaki), come afferma Sitchin, l’effettiva esistenza di questo pianeta o stella sembra trovare conferma nelle ultime scoperte astronomiche.

Secondo Zecheraia Sitchin,le tavolette Sumere descrivono come gli Anunnaki provenienti dal pianeta nibiru ( il pianeta della croce), descriverebbe una orbita di 3.600 anni,che lo porta tra Giove e Marte,e poi lontani nello spazio oltre plutone.

La scienza moderna ha identificato un corpo che chiama Pianetax,o Eris,Nemesi,che è stato localizzato oltre plutone,e che ritiene faccia parte di questo sistema solare.Le tavolette Sumere descrivono come durante la formazione del sistema solare, Nibiru causò quasi la distruzione di un pianeta che una volta esisteva tra Marte e Giove.

I Sumeri lo chiamavano Tiamat, soprannominato il mostro d’acqua,dalla collisione di Tiamat, con un delle lune di Nibiru,da cui si formò la fascia di asteroidi tra Marte e Giove.

Ciò che rimase di Tiamat fu spinto in un’altra orbita da cui si formò la Terra. Non a caso il nome Terra in Sumero significa spaccato.Questi testi contengono molte verità che possono essere dimostrate,non ultime le conoscenze astronomiche incredibili che avevano i Sumeri.

Le tavolette descrivono in modo accurato il sistema solare con i pianeti nelle loro posizioni e orbite,con le relative dimensioni,e la loro accuratezza è stata dimostrata solo negli ultimi 150 anni. Ne descrivono anche la natura,ed il colore, dimensioni, confermati solo negli ultimi tempi

Mentre i sumeri lo sapevano da migliaia di anni! E che la nostra scienza ha scoperto solo ora.

Sitchi riteneva che gli Anunnaki arrivarono sulla terra dal pianeta Nibiru circa 450.000 anni fa,per estrarre oro dall’attuale Africa. Riteneva anche il principale centro minerario si trovasse nell’attuale Zimbawe,un’area che i Sumeri chiamavano AB.ZU.

Studi effettuati dall’Anglo-American Corporation ha rivelato vaste presenze di miniere d’oro in Africa risalenti ad almeno 60.000 anni fa, forse anche 100.000.

Secondo Sitchin le tavolette Sumere rivelerebbero che l’oro estratto dagli Anunnaki veniva trasportato sul loro pianeta,d’origine attraverso basi in medio oriente. C’è ancora tanto da scoprire riguardo a queste miniere d’oro.

La ricerca moderna continua a confermare quanto rivelato dalle tavolette Sumere.Le traduzioni di Sitchin rivelano anche come la civiltà Sumera,da cui derivano molti aspetti della società moderna, fu un “Dono” degli Dei. Non dei mitici, ma Dei in carne ed ossa che vivevano tra loro.

Anche l’antico l’antico testo con il titolo di Libro di Enoc chiama questi dei” Guardiani”,come facevano anche gli Egizi.

Se avesse ragione Sitchin, ci sarebbe da chiedersi come i Sumeri potessero avere queste conoscenze astronomiche. Sebbene sitchin si trovasse in disaccordo con gli assirologi ufficiali, è certo che il sapere astronomico dei Sumeri derivasse da una influenza esterna, e da una sistematica osservazione del cielo. Più 3000 anni fa gli Assiri inventarono il cannocchiale e lo impiegavano per comprendere il movimento degli astri. Questa affermazione è basata su una lente di cristallo ritrovata a Ninive e sulle raffigurazioni di tavolette assire nelle quali alcuni sacerdoti maneggiavano dei cannocchiali puntati verso il cielo.

C’è qualcosa che ci sfugge in tutto questo? Mi chiedo come mai Sui Franchi Svizzeri sia riportato un disegno che sembra proprio descrivere  l’orbita di un corpo celeste, si tratta del pianeta x ? o Nibiru?

REGOLE DIVERSE PER MONDI DIVERSI

La scienza è semplicemente un linguaggio per descrivere la natura e la relazione che lega l’essere umano al mondo naturale e all’universo che lo contiene.

Si tratta solo di un tipo di linguaggio,ma ce ne sono stati altri,come l’alchimia,e la spiritualità per esempio,usati molto prima della nascita della scienza moderna.Anche se questi ultimi non hanno raggiunto livelli sofisticati,resta il fatto che funzionavano.Qundi qualcuno si chiederà:Come facevamo prima che ci fosse la scienza?Sapevamo qualcosa del mondo?

Risposta: Certo che Si!

Ciò che sapevamo funzionava talmente bene da fornire un quadro intero di riferimento per comprendere tutto o quasi.dalle origini della vita,al perchè ci si ammala e come porvi rimedio,fino a come si calcolano i cicli solari,lunari e stellari.

Anche se questo tipo scienza non fosse scritto col linguaggio tecnico,a cui siamo abituati oggiserviva in modo egregio per offrire un utile interpretazione di come funzionano le cose e del perchè sono così.Andava talmente bene che la civiltà andò avanti per più di 5000 anni,senza avere bisogno della scienza come la conosciamo ai nostri giorni.

La scienza moderna generalmente si colloca all’inizio del 1600 circa,Nel 1687 Isaac Newton formalizzò la matematica sembra descrivere la nostra realtà quotidiane, (almeno così credevano),pubblicando la su classica opera:Principi matematici della filosofia naturale).

Per più di duecento anni,le osservazioni di Newton sulla Natura costituirono le fondamenta del campo scientifico che oggi va sotto il nome di fisica classica.

Ma all’inizio del ventesimo secolo i progressi della scienza hanno un frangente naturale in cui la legge di Newton sono del tutto inapplicabili come nel caso dell’Atomo.Prima di allora non avevamo una tecnologia che ci permetteva di sbirciare nel mondo subatomico e di osservare come si comportano le particelle.Nel campo dell’infinitamente piccolo che determina anche l’infinitamente grande,gli scienziati hanno cominciato a osservare fenomeni ritenuti inspiegabili dalla fisica tradizionale.Si è dovuto per forza di cose sviluppare un nuovo tipo di fisica,con regole capaci di spiegare le eccezioni alla nostra realtà quotidiana: I fenomeni che accadono nella fisica quantistica.

La definizione della fisica quantistica è contenuta nel suo nome, Quantum,che significa quantità discreta di energia elettromagnetica,si tratta quindi della sostanza di cui è fatto il mondo,ridotta all’essenza.

I fiscici quantistici hanno scoperto che ciò che percepiamo come materia solida in realtà non lo è affatto.Per esempio: Quando andiamo al cinema e vediamo proiettare sullo schermo un’immagine in movimento,sappiamo che la storia che stiamo guardando è una illusione,anche se i nostri occhi vedono i singoli scatti,il cervello li sovrappone in modo tale da farci percepire un movimento ininterrotto.I fisici quantistici ritengono che la realtà funzioni in modo molto simile,proprio come come molti fotogrammi in sequenza fanno apparire un film da sembrare reale,anche la vita quotidiana si manifesta sulla base di brevi e minuscole esplosioni di luce, denominati Quanti.

Quindi lo studio della fisica quantistica rappresenta lo studio di ciò che accade su scala microscopica, riferita alle forze che sono sotto al mondo fisico. Oggi molti scienziati,insegnanti e ricercatori, sono impegnati proprio in questo processo.L’esistenza di un campo universale di energia era stata teorizzato,descritto,e immaginato damolto tempo,le verifiche che provano una volta per tutte l’esistenza di una matrice,divina sono state fatte di recente-

Attraverso condizioni di laboratorio rigide e controllate sono emerse le prove del potente rapporto che le antiche tradizioni hanno considerato sacro per secoli.Gli esperimenti hanno convalidato che abbiamo un effetto diretto sul mondo circostante,In una ricerca pubblicata nel 1993 su periodico,Advances,l’esercito americano ha condotto esperimenti per stabilire se il collegamento emozione con il DNA esisteva anche a distanze rilevanti e fino a quali distanze arrivasse

Durante gli esperimenti ad alcuni soggetti venivano mostrati una serie di filmati videoregistrati per creare diversi stati emotivi nei loro organismi, e far provare al soggetto una serie di emozioni vere in un breve lasso di tempo.Quando le emozioni del soggetto toccavano alti e bassi,picci emotivi,le loro cellule e il DNA producevano una risposta elettrica molto forte,e anche se i vari campioni di tessuti che gli erano stati prelevati per l’esperimento fossero a decine di metri,si compotavano come se fossero fisicamente ancora in contatto con il corpo.

Anche se nel sapere tradizionale non c’e nessun cenno di questo effeto chiamato Entaglement,e non c’e neanche qualcosa che indichi come le emozioni umane riescano ad influenzare il DNA,anche se alcuni campioni di qesto si trovano a centinaia di kilometri di distanza.E gli studi lo dimostrano.