Qualcosa non torna Parte 7 e Anomalie Lunari

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Quarantacinque anni fa, milioni di persone in tutto il mondo affollavano anche i bar per seguire alla tv, in bianco e nero, l’avventura dell’Apollo 11, la capsula che avrebbe portato l’uomo sulla Luna.

Si udivano sullo sfondo le incomprensibili comunicazioni tra la base di Houston e i tre astronauti nella navicella: Neil Armstrong, Edward Buzz Aldrin e Michael Collins.

Due frasi scambiate il 19 luglio, poco prima dello sbarco, erano sembrate a tutti i tecnici che seguivano la missione una normale richiesta di informazioni, ma nascondevano un segreto che Aldrin ha rivelato solo adesso: l’Apollo 11 non era solo nello spazio!

L’equipaggio chiese alla base dove si trovasse rispetto a loro l’S-IVB, il terzo modulo del razzo che li aveva spinti verso la Luna.

Dopo qualche minuto, Houston rispose che si trovava a 6000 miglia nautiche, circa 11 mila chilometri. Aldrin parlò di un “grande oggetto” che vedevano dall’oblò ad una certa distanza da loro, era a forma di anello e si muoveva ad ellissi. Collins, collega di Aldrin, decise di guardarlo meglio con un cannocchiale: Non era sicuramente il nostro razzo, esclamo Aldrin!

I tre astronauti decisero di non comunicare altro alla base, e di parlarne solo al loro ritorno in un incontro riservato, che cosa potevamo fare, spiegò Aldrin?

Dovevamo metterci a gridare “ragazzi, c’è qualcosa che si muove qui di fianco, avete idea di che cosa possa essere? Molta gente ascoltava le comunicazioni tra noi e Houston, disse Aldrin!

temevamo che qualcuno potesse chiedere di annullare la missione, a causa di una minaccia aliena o per qualunque altra ragione, così decidemmo solo di informarci per precauzione”.

Tornati sulla Terra, accolti dal presidente americano Richard Nixon a bordo della portaerei Hornet, gli astronauti raccontarono le fasi dell’avvistamento ai responsabili della missione, ma la Nasa decise di non renderlo pubblico.

Il dottor David Baker, all’epoca capo scientifico dell’Apollo11, spiegò che l’Agenzia spaziale americana, temendo il ridicolo, aveva vincolato l’equipaggio al segreto, ma ovviamente non era per il ridicolo che tenne segreto il tutto.

Molti tecnici della Nasa si convinsero che gli Ufo esistono, disse Baker, e questo spinse ancora di più l’agenzia della Nasa, ad una politica di segretezza.

Nessuno riuscì a scoprire che cosa fosse l’oggetto che l’equipaggio dell’Apollo 11 aveva visto, questi avvistamenti non sono stati affatto rari, fin dai tempi dei primi viaggi in orbita, molti equipaggi avevano già incontrato oggetti strani.

Anche se il nome di Neil Armstrong è rimasto nella memoria di tutti come quello dell’eroe della missione, il primo uomo a mettere piede sulla Luna, in realtà, il vero protagonista dell’Apollo 11 fu “Buzz” Aldrin, colonnello dell’aviazione americana, discendente da una famiglia svedese di fabbri, e predestinato ai voli sul nostro satellite, dal cognome della madre: Moon,un cognome un destino.

Ci sono pochissime foto di Armstrong sulla Luna, ma ce ne sono moltissime di Aldrin, che molti appassionati dei misteri lunari, hanno accusato di non avere raccontato tutta la verità.

Sceso sul suolo lunare, Armstrong affermò di vedere una intensa luce che proveniva da un cratere. La comunicazione si interruppe bruscamente, ( cioè venne interrotta bruscamente), ma non per le decine di radioamatori che, la intercettarono da casa, che la ascoltarono interamente:

Che cosa sono? Che cosa sono? Potete dirci che cosa sono?”, avrebbe continuato Armstrong e Aldrin, “Oh Dio”, non ci credereste, siamo qui, stiamo tutti bene, ma abbiamo dei “visitors”, vi dico che ci sono altre navi spaziali

qui e sono tutte allineate al bordo del cratere”!

Di questa flotta galattica non c’è traccia nelle foto e nei filmati che la Nasa ha reso pubblici.

Qualcosa dovrebbe potersi vedere negli altri documenti video, custoditi nei National Archives, ma, dei 700 nastri della missione ne sono misteriosamente spariti 698! e l’unica macchina rimasta in grado di trasmetterli non esiste più, era conservata al Goddard Space Flight Center’s Data Evaluation Lab, chiuso e smantellato per mancanza di fondi.

Basta fare una ricerca sul web con Google o Yahoo per rendersi conto di quante persone nel mondo siano convinte che, anche dopo l’allunaggio, c’era qualcosa di strano là fuori. Quando alla Nasa fu chiesto di poter esaminare i filmati originali dell’allunaggio, la Nasa rispose che i filmati originali, erano andati perduti! Ma come è possibile che i filmati di un evento così importante per l’umanità, siano andati perduti? Questo perché non vogliono far sapere che non siamo soli nell’universo e perché questi visitatori, non sono ostili, come vengono rappresentati nei film di Hollywood! Se così fosse ci avrebbero già conquistati da tempo, visto la superiorità tecnologica che possiedono, sono invece attenti osservatori della razza umana, e del suo cammino intrapreso, specialmente dopo la scoperta e l’utilizzo dell’energia nucleare.

La luna stessa non è esente da “anomalie”, (che anomalie non sono), direi più fenomeni di presenza di vita non terrestre, ma come al solito la Nasa e altri enti spaziali, negano tutto e non voglio fare trapelare nulla.

Le anomalie lunari non sono un fenomeno nuovo, le prime osservazioni di certi fenomeni risalgono addirittura al 1700.

I primi astronomi, alle prese con la meravigliosa invenzione del telescopio, spesso notavano dei misteriosi bagliori comparire sulla superficie della Luna.

Il 29 luglio del 1953, John J. O’Neill, editorialista scientifico del New York Herald Tribune, con il suo telescopio osservò nella zona del Mare Crisium, un enorme oggetto di circa 12 miglia, simile ad un ponte. Altri osservatori, tra cui Hugh Percy Wilkins della British Astronomical Association, confermò l’avvistamento di O’Neill sulla superficie lunare. L’oggetto, che divenne noto come Ponte di O’Neill, ovviamente venne spiegato ufficialmente come una combinazione di luci e ombre, quindi un effetto ottico.

I voli della serie Apollo sulla Luna, tra il 1960 e il 1970, riportano decine di storie su presunti incontri con UFO da parte degli astronauti della Nasa.

In un’intervista di qualche anno fa, è stato proprio Buzz Aldrin, componente del primo equipaggio umano sbarcato sulla Luna, a descrivere l’Ufo che li ha accompagnati lunga tutta la loro missione lunare. Non è un caso che Buzz Aldrin dopo le missioni spaziali iniziò a soffrire di depressione e alcolismo, perché gli fu imposto di non dire ciò che aveva visto sulla superficie lunare, provocando all’astronauta un conflitto interiore molto grande.

Un altro motivo è dovuto anche al fatto che, quando gli astronauti arrivarono in orbita, la loro coscienza subì una forte espansione, poiché non soggetti alla forza di gravita della Terra, che la comprime.

Nello spazio avviene un fenomeno di espansione della coscienza, insieme ad una forte sensazione di espansione del corpo fisico e del corpo eterico, tale da entrare in connessione con il tutto, come se il corpo fisico non avesse un confine, con grandi sensazioni di benessere.

Quando gli astronauti rientrarono sulla terra avvenne nuovamente, una compressione della coscienza e dei corpi sottili. Alcuni astronauti durante le prime missioni, rientrarono in uno stato di profonda incoscienza, da sembrare deceduti, tanto erano in uno stato di profonda incoscienza.

I pasticcioni della Nasa, non avendo conoscenza del fenomeno e avendoli dati per morti, fecero loro l’autopsia uccidendoli, proprio così, uccisero i loro astronauti, perché credevano fossero rientrati morti!

Queste notizie non sono mai trapelate, perché troppo imbarazzanti per la Nasa e gli Usa.

La NASA dal 1970 in poi, ha cercato di organizzato missioni anche su Marte, le prime forse in collaborazione con l’allora Ente Spaziale Sovietico, con lo scopo, molto probabilmente di recuperare reperti dell’ antica civiltà marziana, sapendo, più o meno, cosa avrebbero trovato, grazie alle prime foto scattate dalle prime sonde inviate negli anni precedenti.

Questo sarebbe il vero motivo che spinse negli anni 60 i due colossi politici, Stati Uniti e Unione Sovietica, ad intraprendere la corsa allo spazio.

Arrivare per primi sulla Luna, significava anche accaparrarsi un patrimonio di conoscenza e scienza extraterrestre che avrebbe fatto fare una balzo tecnologico in avanti di molte decine di anni.

L’ipotesi sull’esistenza di basi extraterrestri sulla luna, il lato oscuro della luna, (non è un caso che il famoso gruppo dei Pink Floyd, intitolò uno dei loro album più famosi in questo modo). Recenti prove mostrano attività non umane, attorno al nostro satellite, basi extraterrestre attualmente utilizzate dagli stessi, come avamposto, non per fini ostili, ma per monitorare le attività militari delle potenze mondiali che governano sulla Terra.

Il Congresso degli Stati Uniti, avrebbe anche creato una commissione di inchiesta per indagare sulle basi aliene poste sul lato nascosto della Luna, per fare luce su decenni di depistaggi e insabbiamenti da parte della NASA. Della serie: La mano destra non sa quello che fa la sinistra!

Molti ricercatori sono certi (come lo sono anche io) che alcune immagini dell’agenzia spaziale americana, sono certamente foto-ritoccate, (il solito vizio), e queste fonto rivelano manufatti e strutture sulla superficie della Luna.

Nel loro articolo, Ken Johnston e Donna Hare accusano la Nasa di censurare e cancellare le prove che confermerebbero tali teorie affermando: La NASA ha manipolato, taroccato e censurato migliaia di foto nel corso degli anni.

Grazie a dei particolari software, i tecnici della NASA sono in grado di rimuovere gli oggetti “scomodi” (come dimostrato) che compaiono nelle immagini, ripulendo completamente i paesaggi lunari e marziani da qualsiasi artefatto imbarazzante, solo dopo questo processo le immagini verrebbero pubblicate.

Tra i sostenitori di questa tesi e della basi non umane sulla Luna, c’è il dott. Micheal Salla dell’American University, politologo e studioso di esopolitica,

Puoi leggere attentamente la sua l’intervista, rilasciata a Paola Harris, e anche Qui. Alcune foto trapelate attraverso i canali ufficiali del Centro Spaziale cinese, mostrerebbero chiaramente alcune strutture facenti parte di un complesso extraterrestre, luogo dal quale verrebbe monitorata giornalmente la Terra, o meglio, la situazione caotica in cui vive l’umanità, tanto più ora che nel passato, visto il rischio guerra globale a cui andiamo incontro.

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Le foto sopra mostrano le varie anomalie Lunari, tra cui un oggetto che somiglia molto ad una nave spaziale, non terrestre, a forma di sigaro, secondo alcuni abbandonata da millenni sul suolo lunare.

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Altre foto della superficie lunare mostrano effettivamente strutture di origine non umana, oggetti o sfere luminose di origine non Terrestre, puoi vedere il filmato sotto. Questi oggetti come vedremo più avanti, nei prossimi articoli, svolgono una funzione molto particolare.

Neil Armstrong e il suo compagno di viaggio, furono costantemente osservati da questi “oggetti”, per tutta la durata della missione. I video pubblicati sotto sono sottotitolati in spagnolo, ma comunque comprensibili lo stesso, soprattutto  quello che dice Armstrong, chiedendo al centro di controllo: Cosa è quello, mio Dio è spettacolare! Parlando di una forma di vita! Mentre il centro di controllo fa finta di nulla e gli dice di passare oltre, “perdendo la comunicazione”, mentre in realtà staccano la comunicazione.

La conversazione tra gli astronauti e la centrale operativa della Nasa, ad un certo punto (come viene spiegato nel video) viene interrotta per cinque minuti, in realtà non è proprio così, poiché esistevano due canali di comunicazione, quello ufficiale, e quello “privato” tra Nasa e astronauti e rispettive famiglie di questi.

Venne interrotto solo il canale pubblico, ma quello privato continuò a trasmettere, e venne intercettato da alcuni radio amatori, la dichiarazione dei due astronauti non lascia dubbi su ciò che videro, e questo per ogni missione apollo, fino alle più recenti.

Le dichiarazione dell’ex ministro Canadese, nel video che puoi vedere sotto, mandato in onda dalla trasmissione Top secret, ormai ex trasmissione, sono veritiere! Perché l’ex ministro ha dichiarato la verità, contrariamente a quanto fa la Nasa da 50 anni! Perché sa benissimo che siamo sull’orlo di una guerra globale, che l’elite, ormai in predea alla follia e senza scrupoli vuole provocare ad ogni costo, e che la presenza extraterrestre non è ostile, anzi sta cercando di salvare il salvabile, ecco perché monitorano attentamente ciò che sta avvenendo su questo pianeta.

Sarebbe una rivelazione che non ha precedenti nella storia umana moderna, e sconvolgerebbe lo status quo, cambierbbe per sempre le carte in tavola, la vita e la società di questo pianeta, eclissando del tutto, l’importanza ed il potere politico, economico, militare, di chi crede di detenere il potere sulla Terra, quindi si oppongono, nascondono la verità, per fare in modo che le cose rimangano sempre uguali.

Siamo sempre stati visitati da esseri provenienti da altri mondi, ci sono dipinti medioevali, foto, filmati che dimostrano senza ombra di dubbio che questi contatti sono sempre avvenuti sulla Terra, e che avvengono ancora adesso. Tutti i film di propaganda di Holliwood sull’alieno cattivo, che vuole sottomettere l’umanità e vuole conquistarci è una menzogna, una immensa balla!

Chi sta devastando il pianeta per gli interessi di pochi personaggi, non sono sicuramente gli extraterrestri, ma bensì quei terrestri avidi e senza scrupoli, poichè sanno benissimo che il sistema economico presto subirà un collasso a causa dell’enorme debito accumulato da intere nazioni, in primis gli Stati Uniti con ben 17.000 miliardi di dollari di debito pubblico!

Quadri, dipinti, disegni, pitture rupestri, raffigurano, senza ombra di dubbio, queste visite, già in tempi antichi. Quindi se avessero avuto intenzioni ostili, non avrebbero sicuramente aspettato che la nostra tecnologia avanzasse fino a giorni nostri, lo avrebbero fatto già da molto tempo e basta.

 pr1                                               Zona remota dell’India, pitture rupestri preistoriche raffiguranti dischi volanti ed extraterrestri.

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Nella foto possiamo vedere alcuni disegni graffiti sulle pareti di caverne in differenti parti del mondo, dove si vedono chiaramente dei dischi volanti.


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pr6pr7          Non è un caso che le rappresentazioni di Ufo, siano in connessione con figure religiose.

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         Navetta di Tuspa Museo di Istanbul, e alcuni dipinti rinascimentali, raffiguranti Ufo o navi di luce.

 

pr9pr10pr11pr12         Monili d’oro precolombiani rinvenuti in Bolivia, costituiscono un vero e proprio richiamo per il cielo

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Gli oggetti in pietra, nella foto sopra, sono stati ritrovati da alcune popolazioni del centro America, sono reperti risalenti ad una civiltà pre-maya e Inca, datate molte migliaia di anni, raffigurano in modo palese dischi volanti. La sfera circolare rappresentata nella pietra con il triangolo centrale, è il Sole, mentre infonde la sua luce creativa alla Madre Terra. Questi reperti sono ignorati dalla comunità scientifica (se così si può definire) come nel paese del sud America dove sono stati ritrovati.

Oggi, nei tempi moderni, la ricerca delle prove di questa presenza è ancora più agevolata dal grande sviluppo di massa delle moderne tecnologie di ripresa di immagini fotografiche e filmate. Un impressionante numero di documenti ne da chiara testimonianza.

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Osservando queste tre foto sopra, la prima a sinistra è del 1870, la seconda del 1929, la terza del 1932, foto dove compaiono dischi volanti. Questo significa che questi oggetti, sono da sempre in visita su questo pianeta, da molto tempo, da millenni.

Continua…..

Articoli Precedenti

Qualcosa non torna Parte 1

Qualcosa non torna Parte 2

Qualcosa non torna Parte 3

Qualcosa non torna Parte 4

Qualcosa non torna Parte 5

Qualcosa non torna Parte 6

2 Risposte to “Qualcosa non torna Parte 7 e Anomalie Lunari”

  1. Valeria Varlan Says:

    grazie per questi informazioni….sono molto preziosi. !


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